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La maledizione del 5° Palio consecutivo: da Ricci a Innocenzi. Episodio 2, Vignoli vs Margasini

Aggiornamento: 15 mag 2020

Negli anni a cavallo tra la metà degli 80 e inizio 90 fa la comparsa un cavallo che segnerà la storia della Quintana e le fortune di Gianni Vignoli e della Piazzarola: Borghesia.

Questo formidabile destriero, capace di vincere ben 6 giostre (quando se ne correvano una sola l'anno) venne portato al debutto nella giostra Ascolana da Gian Luigi Poggiali nel 1985, che riuscì a vincere l'anno successivo, riportando l'ambito palio a Porta Tufilla dopo ben 17 anni: il Sestiere di Campo Parignano non vinceva infatti dal bis del mitico Paolo Giusti su Draghetto nel 1969.

L'anno successivo però Borghesia passa al suo rivale Faentino Gianni Vignoli, che naturalmente vince, anche se c'è una curiosa storia da raccontare al riguardo.

Lo stesso Poggiali avrebbe potuto fare il bis in quel 1987, ma solo una incredibile svista di uno dei giudici di linea gli impedì la doppietta: Vignoli uscì di pista con 3 zoccoli all'ingresso del rettilineo d'arrivo, nessuno se ne avvide e la vittoria andò proprio al portacolori biancorosso.

La cocente delusione portò Poggiali a non tornare più alla giostra Ascolana.

Nel 1988 Vignoli fa una delle sue poche giostre anonime ed incolori, classificandosi 6°, e la vittoria andò ad un altro faentino, Massimo Montefiori per Porta Romana in quella che verrà ricordata come la giostra gettata al vento da Gianfranco Ricci che nonostante un enorme vantaggio sul suo avversario cadde rovinosamente alla curva del Cassero nella terza tornata dopo aver già portato tutti gli assalti.

Ma dal 1989 al 1992 non c'è storia, Vignoli e Borghesia sono un binomio inarrestabile ed inarrivabile per chiunque, anche per un giovane Folignate di belle speranze che in quegli anni fece gioire tre volte il Croce Bianca ed una volta il Pugilli: Paolo Margasini.

Ad impedire il quinto successo consecutivo di Vignoli nel 1993 ci si misero un po' la sorte e molto un altro grande cavallo: Renè, che segnerà la storia della Giostra Ascolana e che detiene tuttora il record di vittorie, ben 8.


Paolo Margasini e Gianni Vignoli

Nel 1992 Borghesia vinse la sua ultima Quintana a ben 16 anni, la pensione era più che meritata.

Vignoli deve pertanto ricorrere a Flower Bud, purosangue inglese dalle capacità velocistiche eccezionali ma difficile da gestire, che risentì anche di una piccola infiammazione dovuta ad una errata ferratura, Margasini d'altro canto, dopo essersi affidato nei 3 anni precedenti a Veronica e Nandù, decide di affidarsi ad un purosangue Argentino di sua proprietà allora sconosciuto ai più: Renè appunto.

In quel 1993 la cavalcatura GialloBlu sembra volare, abbattendo anche il record della pista, Vignoli non riesce a fare meglio di un terzo posto e il suo sogno di un impresa mai riuscita nemmeno al concittadino Gianfranco Ricci va in Frantumi.

A Luglio del 1994 (edizione straordinaria per il 40ennale della Quintana) non ce n'è per nessuno e Margasini vince di nuovo, ma nella giostra della tradizione è il caos (e non nel 1993 come da Intervista dell'ex portacolori Biancorosso apparsa negli scorsi giorni sui giornali).


Il Faentino è in testa fino all'ultima tornata e sarà solo una contestatissima penalità (che allora costava ben 40 punti) a farlo scivolare in seconda posizione: al campo dei giochi succede il pandemonio, la Piazzarola abbandona addirittura lo Squarcia in segno di protesta, nei giorni successivi viene richiesto di visionare le immagini televisive, perchè secondo i biancorossi non c'era stato nessuno spostamento, ma solo il rumore degli zoccoli che si toccarono tra loro e non quello di un colpo alla tavoletta (ricordiamo che allora erano in legno).

Ma non ci fu nulla da fare e il palio andò a Margasini e Porta Solestà, che vinsero di nuovo nel 1995, portando la striscia di vittorie consecutive a quota 4 e al Sestiere del sole il primo Palio dipinto da un artista straniero: Glon Bakalli.

Come abbiamo raccontato in un altro approfondimento, a distruggere il sogno di Margasini concorsero la pioggia e il cuore di Vignoli.

Nel 1996 la pioggia scende scrosciante nelle Cento Torri e la Quintana è in dubbio sino all'ultimo, ma quando il sole torna a splendere Margasini è non riesce a spingere "a tutta" su un terreno umido ed infido il suo Renè, mentre Vignoli vola e il rischio paga: sarà il suo settimo palio personale, il primo per Flower Bud (che vincerà altre tre giostre a cavallo tra Agosto 200 e Agosto 2001 con Luca Veneri) e la prima sconfitta per il Binomio Margasini/Renè, sino ad allora imbattibile.


A presto per un nuovo appuntamento con la storia della Quintana!


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