Vorremmo ora parlare dei due più grandi cavalieri della Piazzarola con cui lei ha avuto un lungo sodalizio ricchissimo di soddisfazioni: Gianni Vignoli e Luca Veneri. Partiamo proprio dal suo concittadino, cosa può dirci di lui?
In breve, incontrai in maniera fortuita Gianni nel suo sito di lavoro, parlando del più e del meno inevitabile fu un riferimento sui cavalli e quintane. In men che non si dica raggiungemmo un’intesa per far qualcosa assieme. Le cose poi iniziarono benissimo con una serie di vittorie e piazzamenti importanti in diverse giostre italiane. Quando iniziammo la nostra avventura lui era un cavaliere affermato e famoso, debuttò infatti a Narni giovanissimo a 14/15 anni di età.
Una buona intesa sugli aspetti fondamentali di gestione ci portarono ad avere un buon affiatamento.
Aveva un carattere forte, un fisico d’acciaio ed ottima tecnica da giostratore: tutto ciò ne faceva una macchina da guerra e quindi se ben supportato i risultati erano sempre a portata di mano.
Ci parli adesso di Luca Veneri
Il nome di Luca Veneri venne da me indicato nell’ottobre 1996. Fui contattato da Goffredo Costantini (persona ed amico competente di Quintana) per poter incontrare la dirigenza della Piazzarola allo scopo di trovare un cavaliere per il futuro del Sestiere.
Durante l’incontro valutammo diversi nomi ed alla fine su mia indicazione si decise di puntare su Luca: ad Arezzo era vincente e si parlava molto bene delle sue doti di cavaliere. Nel 97 corse la prima Quintana in notturna Giovanni Clerici che disputò forse la più bella Quintana della sua carriera arrivando secondo ma meritevole di qualcosa in più se alcune avversità fossero state assenti. Ad Agosto dello stesso anno debuttò Luca e diede subito un’ottima impressione. Era tecnicamente molto dotato, freddo, senza debolezze emotive, fisicamente perfetto e ben preparato. Dopo un’ intermezzo di un anno in cui fu sostituito dal fratello Gabriele alla fine del 1999 gli chiesi se voleva correre con Flower Bud ed iniziò la sua splendida serie di vittorie.
È un grande uomo ed amico, abbiamo sempre avuto un rapporto all’insegna del rispetto reciproco. Una limpida prova delle sue indiscusse qualità la diede nel 2017 quando sostituì Gubbini a Porta Tufilla lottando fino all’ultimo per la vittoria.
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