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Cavalieri, cavalli, rioni, regolamento: vi spieghiamo Servigliano, una rievocazione ricca di storia e di campioni!


La nascita della rievocazione e la settimana della Giostra


Il “Torneo cavalleresco di Castel Clementino” (conosciuto più comunemente come “Giostra dell’anello di Servigliano”) nasce nel 1969 grazie ad alcuni volenterosi cittadini (tra cui spiccava Emilio Mordente) per rievocare i giochi che si tennero nell’ambito dei festeggiamenti conseguenti alla cessione della Piana di San Gualtiero alla comunità di Servigliano da parte dell’abate Farfa di Santa Vittoria in Matenano risalente al 16 giugno 1450.

E così, ogni anno, nel terzo fine settimana di Agosto Servigliano torna indietro nel tempo al XV secolo, con un susseguirsi di eventi come la Rievocazione storica nella quale, nel centro cittadino, si svolge la rappresentazione in costume dell’evento della cessione della piana citata poc’anzi, lo spettacolo del Gruppo Alfieri e Musici Storici (Venerdì 16), ed infine alla domenica il corteo storico (composto da oltre cinquecento figuranti) e la successiva Giostra dell’Anello.

Lo spettacolo del Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano nel 2019

La tenzone: un emozionante cocktail a metà tra Ascoli e Foligno


La giostra dell’anello di Servigliano ha alcune caratteristiche peculiari che la rendono unica tra tutte le rievocazioni storiche: innanzitutto il percorso ad “otto” sulla distanza di 800 metri (il più lungo di tutte le Quintane d’ Italia), le quattro tornate (anche se dal 2020 a causa del COVID -19 che ha influito sulla preparazione dei cavalli sono state ridotte a tre) e l’anello da 4,5 cm, che è il più piccolo tra tutte le giostre all’anello della penisola, anche di Foligno, dove la dimensione minima è di 5 cm.

L' "otto" di Servigliano

Ma perché lo abbiamo definito un cocktail tra Ascoli e la Giostra umbra? Beh, scopriamolo.

Innanzitutto, come a Foligno, bisogna percorrere al galoppo l’otto di gara (delimitato da una miriade di bandierine poste a 3 metri di distanza nelle curve e 4 nei rettilinei) cercando di infilare ad ogni tornata tre anelli di dimensioni decrescenti all’interno delle tre “carriere” (7, 6 e 4,5 cm) ma, proprio come ad Ascoli, la gara è aperta sino all’ultimo, difatti non si viene eliminati ad ogni minimo errore (anello mancato o perso, abbattimento di una bandierina) e la vittoria viene assegnata da un punteggio che è dato dalla somma degli anelli raccolti e obbligatoriamente riconsegnati (del valore rispettivamente di 70, 80 e 100 punti a seconda della dimensione) e dal tempo, con due punti assegnati per ogni decimo di secondo inferiore al tempo massimo di 1 minuto e 20 secondi (ad esempio 60 secondi equivalgono a 400 punti, 59.9 sono 402, ecc).

2017, Massimo Gubbini per Rione Paese Vecchio si prepara ad infilare l'anello con al suo fianco le bandierine atte a delimitare il percorso di gara

L’abbattimento di una bandierina comporta 5 punti di penalità e, stanti i punti per il tempo, un cavaliere può essere in grado di vincere sopperendo con questi anche ad un anello mancato. Si ha invece tornata nulla nel caso un cavaliere esca con tutti e quattro gli zoccoli del cavallo dalla delimitazione della pista.


La suddivisione cittadina


A contendersi l’ambito Palio sono cinque Rioni. Vediamo quindi di conoscerli insieme ai rispettivi cavalieri e alle loro cavalcature:


Gli stemmi dei cinque rioni di Servigliano
  • Rione San Marco

Simbolo e colori: Leone alato in campo giallo e blu

Vittorie: 9, ultima nel 2018 con Pierluigi Chicchini su Governor General

Cavalier giostrante: Mario Cavallari

Cavalli: Fuga, femmina, PSI, 6 anni, mantello baio

Aravasa, femmina, PSI, 8 anni, mantello baio oscuro

  • Rione Porta Marina

Simbolo e colori: Civetta in campo rosso e blu

Vittorie: 11, ultima nel 2016 con Daniele Scarponi su Negretti

Cavalier giostrante: Pierluigi Chicchini

Cavalli: Kathy Jungle, femmina, PSI, 5 anni, mantello baio

Palais D'elysee, femmina, PSI, 5 anni, mantello sauro

  • Rione Santo Spirito

Simboli e colori: Aquila rivoltata in campo giallo e rosso

Vittorie: 18, ultima nel 2021 con Luca Innocenzi su Un'estate fa

Cavalier giostrante: Luca Innocenzi

Cavalli: Gun Jo, castrone, PSI, 7 anni, mantello sauro

Cima at work, castrone, PSI, 7 anni, mantello baio

Indra dawn, castrone, PSI, 7 anni, mantello baio

  • Rione Porta Navarra

Simbolo e colori: Giglio in campo bianco e blu

Vittorie: 11, ultima nel 2008 (edizione della tradizione) con Cristian Cordari su Esperia

Cavalier giostrante: Nicholas Lionetti

Cavalli: Fasmont, castrone, PSI, 9 anni, mantello baio

Angel Drawn, maschio, PSI, 7 anni, mantello baio

  • Rione Paese Vecchio

Simboli e colori: un castello sul monte in campo giallo e verde

Vittorie: 11, ultima nel 2023 con Daniele Scarponi su Cute babies

Cavalier giostrante: Lorenzo Melosso

Cavalli: Optically, femmina, PSI, 4 anni, mantello baio oscuro

Monsieur Polly, maschio, PSI, 7 anni, mantello baio


Un albo d’oro ricco di autentici fenomeni


A scrivere il loro nome nell’albo d’oro della manifestazione ci sono stati dei grandissimi fuoriclasse che hanno fatto la storia della Quintana di Ascoli, di Foligno e del Palio del Niballo di Faenza, a dimostrazione della sempre maggiore importanza che la Giostra di Servigliano ha saputo ritagliarsi nel tempo all’interno delle giostre cavalleresche d’Italia.

E’ stata tra l’altro l’unica altra manifestazione italiana, insieme a Foligno, a non fermarsi nemmeno durante la pandemia, con l’ultima edizione svoltasi nel 2021. Ecco la classifica dei vincitori della Giostra:

1982: in una foto ormai iconica possiamo vedere Gianfranco Ricci scagliare la lancia per protesta contro la giuria
  • 8 vittorie

Gianfranco Ricci

Emilio Mordente

  • 7 Vittorie

Luca Innocenzi

  • 6 vittorie

Cino Felici

  • 4 vittorie

Cristian Cordari

Gianni Vignoli

Massimo Gubbini

Daniele Scarponi

  • 3 vittorie

Willer Giacomoni

  • 2 vittorie

Adriano Capiani

Luigi Felici

Oscar Trasarti

  • 1 vittoria

Alfiero Capiani

Pierluigi Chicchini

Mario Giacomoni

Paolo Margasini

Carlo Monti

Luca Pizzi


Si ringraziano per la gentilissima ed indispensabile collaborazione alla stesura dell'articolo Emanuele Mercuri e Marco Rossi

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