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Immagine del redattoreDama Scarlatta

"Mattia ci ha restituito la speranza di poter competere per il Palio" Intervista a David Vitelli

  • Ciao David, anche se può essere ovvio visto che tuo padre è stato lo storico Console di Porta Maggiore, puoi spiegarci come è nato il tuo amore per la Quintana?

Come avete appena detto, tutta la Passione è nata a causa di mio padre con cui sfilavo sin da piccolo ed è nato anche l’amore per la Quintana in generale e per i colori di Porta Maggiore: oltre ad essere console ho sempre partecipato alla vita di Sestiere.

Lo storico console neroverde Mario Vitelli
  • Qual è stato il tuo più bel ricordo quintanaro, magari slegato dalle vittorie visto che potrebbe essere ovvio parlare dei due palii conquistati da Pierpaolo Placci?

Dell’ultima vittoria non ho un bellissimo ricordo a causa delle condizioni di salute di mia madre in quell’anno, parlando di altro ce ne sarebbero tanti: dalla convivialità nella vita di Sestiere alle due bellissime Quintane che fece Mattia due anni fa, con cui ci ha ridato la speranza di poter competere per il Palio.

  • E invece qual è stato il maggiore rimpianto Quintanaro?

Purtroppo, anche di quelli ce ne sono tanti: a partire da Foglia che su un cavallo fortissimo avrebbe vinto alla prima Quintana se non fosse uscito all’ultima curva, o Massimo Persichini che avrebbe potuto “andare a spasso” ed è uscito sul rettilineo, ma più probabilmente Massimo Conficconi che se non si fosse infortunato avrebbe potuto segnare la storia della Quintana. Con i se e con i però ma non si va avanti: da 39 anni non vinciamo la Quintana; eppure, siamo ancora qui a lottare, abbiamo fatto un bel lavoro con Mattia e speriamo torni competitivo come lo fu nel 2019.

  • Qual è secondo te il segreto che tiene unito un sestiere che non vince da quasi 40 anni?

Non c’è un segreto, ma penso che le cose importanti siano innanzitutto il rispetto degli uni verso gli altri, ascoltare le opinioni di tutti ed essere aperti ad ogni Sestierante.

  • Secondo noi molte delle contestazioni che hai subito visti i trentanove anni senza vittorie sono state ingiuste, fuori luogo e vergognose, e sono dovute al solo fatto che nonostante i comitati e i capisestieri passino, un console resta sempre al suo posto vista la durata della carica ed è quindi più facile identificarlo come bersaglio, cosa puoi dirci al riguardo?

Le critiche sono sempre bene accette, ed è giusto che ci siano visto che non si vince da così tanto perché si può essere sfortunati due o tre volte, non per quarant’anni. Non sono però corrette le contestazioni che peraltro vengono sempre dalle solite persone e non dovrebbero esistere in una manifestazione come la Quintana.

  • Cosa secondo te non ha funzionato con Mattia a Luglio?

Il cavallo non stava benissimo, forse per qualche errore nella preparazione dello stesso: probabilmente volendo fare meglio abbiamo invece fatto peggio.

David Vitelli, console di Porta Maggiore
  • Perché secondo te negli anni passati, non solo a Porta Maggiore, c'era questa tendenza di non aspettare un cavaliere e farlo crescere, ma prenderne uno, fargli fare un paio di anni di Quintana e poi sostituirlo?

Per quanto riguarda Porta Maggiore purtroppo l’astinenza da vittorie fa sentire ai cavalieri che giostrano per noi una pressione maggiore rispetto a quella che possono provare gli altri, inoltre la fortuna non ci ha mai assistito: non abbiamo mai avuto una circostanza favorevole. I cavalieri li prendiamo e cerchiamo di farli crescere ma purtroppo a volte questi idilli si rompono, in alcuni casi anche perché le persone cambiano ed hanno altri interessi. Mattia ci piace perché è un ragazzo serio, molto bravo e dedito agli allenamenti, per di più non fa mai trasparire le emozioni: qualcuno potrebbe addirittura dire, seppure non sia così, che è anche troppo freddo, ma ciò che conta come detto in precedenza sono la sua serietà ed il suo talento: viene dalla scuola di Luca Innocenzi e non è certo l’ultimo arrivato.

  • Tra tutti i cavalieri che negli anni hai visto allo Squarcia qual è stato quello che avresti voluto avere a Porta Maggiore?

Premesso che ne abbiamo avuti tanti a vestire i nostri colori che avrebbero potuto vincere, se proprio devo dire un nome è sicuramente quello di Gianfranco Ricci.

  • In chiusura vuoi lasciare un messaggio ai Quintanari in generale o ai tuoi Sestieranti?

Speriamo per tutti di fare una bella Quintana, serena ed avvincente come quella di due anni fa, e alla fine che vinca il migliore!

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