Riccardo Raponi per Sestiere Sant’Emidio voto SV
Esce di pista immettendosi sulla diagonale del primo assalto e da li la sua Giostra è ormai compromessa. Nelle successive due tornate fa tempi dignitosi (53,30 e 53,70) migliorando quelli di Luglio ma serve davvero a poco. Il prossimo anno dovrà presentarsi più preparato se vorrà competere per le prime piazze.
Fabio Picchioni per Sestiere Piazzarola Voto 6
Stavolta lascia ai box Mondina, e fa tempi migliori di quelli di Luglio, con 12 punti complessivi in più (ma un 100 in meno). Purtroppo è troppo poco per poter pensare di ambire alla vittoria, ma a sua giustificazione c’è il fatto di aver avuto poco tempo per preparare le cavalcature e una situazione ambientale non facile.
Mattia Zannori per Sestiere Porta Mggiore Voto 7
Il ragazzo c’è, purtroppo fa una giostra meno efficace rispetto a quella di Luglio sia a causa di un calo delle prestazioni del cavallo (“Tuttavia” passa dal momentaneo nuovo record della pista di 50.5 nella prima tornata a 51.9 nella seconda) sia a causa della sfortuna, con il destriero che perde uno dei ferri dopo essere incespicato alla curva del Cassero. Il talento però c’è e non si discute.
Massimo Gubbini Per Sestiere Porta Tufilla Voto 10
Vi chiederete come si fa a dare 10 ad un cavaliere giunto terzo.
Ebbene signori, questo campione ha “addrizzato” un cavallo in 3 settimane (“Trentino” ve lo ricordate a Luglio?), ha girato in tutte e tre le tornate sotto ai 51 secondi (50,10 nuovo stratosferico record della pista, 50,8 e 50,6), ha colpito 9 centri. Se non ci fosse stato quell’errore grossolano da parte del suo staff sarebbe partito per ultimo nella terza tornata sapendo i risultati dei rivali e potendo gestire 30 punti di vantaggio su Zannori e 38 su Melosso. Avrebbe insomma vinto passeggiando, solo il dover forzare a tutti costi lo ha costretto alle due penalità che gli hanno tolto il Palio.
Luca Innocenzi per Sestiere Porta Solestà voto 9
Non aveva a disposizione Love Story e quindi decide di puntare tutto su Try Your Luck, già vincitore di 4 giostre. Il cavallo non è rapido come quelli della concorrenza, ma costantissimo: 51/51,3/51,1 i tempi fatti segnare, con il cannibale Folignate che fa bottino pieno al tabellone. A tradirlo è stata una penalità che gli ha tolto la quattordicesima vittoria personale (ha perso infatti per sole 18 lunghezze) e con 2002 punti ha fatto registrare il suo secondo score personale e il terzo all time, pazzesco.
Lorenzo Melosso per Sestiere Porta Romana voto 10 e lode
Giostra fenomenale, da campione, ma soprattutto da veterano consumato, eppure ha compiuto i suoi 18 anni nemmeno un mese fa. Nell’intervista rilasciataci aveva detto che avrebbe dovuto migliorare nel punteggio al tabellone e ci riesce: passa da 4 a 8 centri, girando con tempi eccelsi (50,6/51,2/51,2) ed ottenendo una vittoria dal sapore epico in quella che era solo la sua seconda Quintana e in cui ha messo in fila i plurivittoriosi Innocenzi e Gubbini, facendo registrare il secondo miglior punteggio nella storia della Quintana e divenendo il più giovane vittorioso di sempre. A star is born
A chiunque abbia permesso la penalizzazione di -30 a Massimo Gubbini Voto 2
Il presssapochismo non paga mai. E vedersi sfuggire un Palio per la cui vittoria si è lavorato un anno a causa di una leggerezza del genere è semplicemente assurdo.
Il regolamento voto 0
Può anche andare bene il fatto che tutto sia normato nei minimi particolari (e difatti il regolamento precedente era un colabrodo scritto con i piedi), ma la sproporzione tra l’infrazione (rientrare passando dal rettilineo del prato o da quello della tribuna coperta non comporta nulla a livello di prestazione) e il numero di punti sottratti è semplicemente assurda.
Pierluigi Torquati per Sestiere Porta Romana voto 110 e lode
Quest’anno non si ricandiderà alle prossime elezioni e ce ne dispiacciamo. In 23 anni alla guida del suo Sestiere con competenza ed umiltà ha vinto 11 Quintane con 4 diversi cavalieri (Capriotti, Scattolini, Picchioni e Melosso), e quest’anno insieme al suo comitato ha avuto la lungimiranza, ma soprattutto il coraggio (vista l’imminente tornata elettorale) di lasciare a casa un già vincitore di Giostra come Fabio Picchioni, puntando tutto su un ragazzo con nessuna esperienza allo Squarcia. E ancora una volta ha vinto la sua scommessa.
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