Ciao Massimo e grazie per la disponibilità a rilasciarci una nuova intervista! Innanzitutto vorremmo chiederti quanto è stato difficile continuare ad allenarsi in un periodo in cui praticamente si è giostrato solo a Foligno e Servigliano
E’ stata dura, un periodo complicato, anche perché non ho a disposizione strutture, non ho una pista di allenamento e quindi ho fatto fatica a proseguire il lavoro che avevo iniziato con i miei cavalli.
A proposito di cavalli, quali saranno quelli che portrerai in pista sabato?
Saranno Trentino che avete già visto ad Ascoli due anni fa (detentore del record della pista col pazzesco tempo di 50.1, ndr) e Botteghe Oscure, anche perché da quest’anno è stata inserita la regola della prova di sforzo in fase di visita durante le prove generali, nelle quali io ho potuto portare solo quei due cavalli, quindi quello che ho testato a porte chiuse martedì non potrà correre non avendo effettuato la prova di sforzo.
Nella giostra di quest’anno oltre ai “soliti noti” avremo un tuo concittadino come esordiente, ossia Pierluigi Chicchini già vincitore due volte a Foligno e il ritorno di Nicholas Lionetti con la Piazzarola, che Quintana ti aspetti?
Semplicemente spero che ci sia una pista che ci permetta di fare una bella gara.
A tal proposito abbiamo sentito alcune tue perplessità al riguardo, ci puoi dire nello specifico come e dove bisognerebbe migliorare?
Non comprendo perché ad ogni prova ci sono stati dei problemi, soprattutto non riesco a capire perché non è la stessa pista di due anni fa, dove i cavalli non scivolavano, anche perché non è cambiato nulla: il terreno è lo stesso, le persone che lo curano e gestiscono anche, ma la pista non è uguale.
Sappiamo che è un tasto dolente, ma chiedertelo è d’obbligo: dopo due anni brucia ancora quella sconfitta avvenuta solo per un errore del tuo palafreniere e a causa di un regolamento sin troppo puntiglioso?
Credo che in quella Quintana non ci sia stato solo l’errore del palafreniere, ma è stato giusto che quella norma sia stata tolta perché le giostre vanno vinte sul campo e non per dei regolamenti che non hanno senso: si vince perché ci si allena meglio, perché si è più forti e più bravi, non perché un altro ha fatto uscire il cavallo dalla parte sbagliata, a destra o a sinistra, una cosa che non esiste in nessun’altra gara.
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