Oggi voglio riflettere su questa frase detta da un grande Quintanaro amico di tutti, che riusciva a scindere ogni rivalità dall’amicizia e la stima reciproca!
Quante liti e quante paci e abbracci... Quante birre chiarificatrici fin dai tempi in cui non contavano strumenti o bandiere, si discuteva e ci si accendeva solo per i cavalli e i cavalieri.
Sicché... Una notte, dopo l’ennesima delusione al campo giochi, sempre con passione e voglia di vincere (che non ci è mai mancata), soffiammo con un offerta irrifiutabile il cavallo che aveva appena vinto la Giostra per il Sestiere dell’Unicorno.
A quel punto si scatenò l’inferno... I RossoAzzurri da una parte e noi, i NeroVerdi, dall’altra...
Fu un anno veramente infuocato da discussioni, polemiche ed episodi quasi a venire alle mani.
Leggenda narra che a casa di un ex cavaliere fu raggiunto un accordo tra i vertici di Maggiore e la scuderia vincente , ma fuori ad aspettarli c’erano i Sestieranti imbufaliti di Porta Romana, ma anche lì...
Anche quella sera vinse l’amicizia e la Quintana, che era... È, e per noi rimarrà sempre una cosa seria.
Poi fu tempo di un’ altra giostra, un altro palio sfumato all’ultimo rettilineo... Quasi a voler punire quella scelta (in realtà fu un errore veniale del cavaliere), e così nuovamente davanti ad una birra...
Chiarimmo tutto e ci abbracciammo da veri “ammalati” (concedetemi la licenza poetica) Quintanari...
Ciao PAPONE ci manchi!!!
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