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Il Palio del Niballo per principianti: la storia, i Rioni, la gara e le sue regole, l'albo d'oro

Aggiornamento: 23 giu 2024

Radici storiche e Palio in età moderna

La storia del Palio del Niballo di Faenza affonda le sue radici sino all’età medievale: è difatti risalente al 1164 la “Giostra del Barbarossa”, torneo voluto dall’allora imperatore Federico Barbarossa. Successivamente si sono svolte altre giostre, tra cui quella a cui si rifà la gara che conosciamo al giorno d’oggi, nota come “Quintana del Niballo”, che si svolse sino al 1796.

La testimonianza scritta più antica, relativa a questi avvenimenti, è datata 1410, ma ci parla già di avvenimenti antecedenti:

"...Hebbe per antichissima consuetudine questo nobile pubblico di proporre ogni anno un premio per invitar la gioventù ad esser assai presta nelli atrezzi cavagliereschi...... Al qual effetto si faceva piantar sulla piazza il saracino ovvero ANIBALLO et correre longa un carrera di cavalli....".

Il palio moderno rinacque nel 1959, con la sua prima edizione alla vigilia della festa di San Pietro, cui è dedicata la cattedrale di Faenza: oggigiorno si svolge ogni quarta domenica di Giugno e la sua gustosa anticipazione è dal 1997 la “Bigorda D’oro”, gara per i giostratori esordienti che si svolge ogni sabato antecedente la seconda domenica di Giugno.


I rioni cittadini

Sono 5 le compagini che si sfidano per la conquista dell’ambito palio: quattro Rioni ed un Borgo: la divisione tra i rioni e i relativi nomi riflettono quelli dell’antica e altomedievale suddivisione amministrativa della città, separati dagli antichi cardi e decumano, mentre il Borgo è esterno al centro cittadino e si sviluppò in epoca successiva. Vediamo quindi di analizzarli nel dettaglio in RIGOROSO ordine alfabetico.

La suddivisione della città di Faenza


  • Borgo Durbecco

    • Conosciuto anche come: “Porta delle chiavi” e denominato fino al 2014 “Rione Bianco”)

    • Simbolo: il ponte turrito (che un tempo univa il Borgo al resto della città di Faenza, attraversando il fiume Lamone) in azzurro su sfondo bianco.

    • Territorio: Borgo Durbecco ed il territorio a destra dei fiumi Marzeno e Lamone

    • Vittorie nel Palio del Niballo: 8, l’ultima nel 2022 con Luca Innocenzi su Silver Wash

    • Vittorie nella Bigorda D’Oro: 5, l’ultima nel 2024 con Enrico Gnagnarella su Princess De Rio

Lo stemma del Borgo Durbecco

  • Rione Giallo

    • Conosciuto anche come: "Rione di Porta Ponte"

    • Simbolo: Torre marrone con due ordini di merli guelfi, fasciata di vermiglio

    • Territorio: Fra la sinistra dei fiumi Lamone e Marzeno a monte della città, corso Saffi, corso Matteotti e via Firenze

    • Vittorie nel Palio del Niballo: 3, l’ultima nel 2017 con Daniele Ravagli su Nambo King

    • Vittorie nella Bigorda D’Oro: 8, l’ultima nel 2022 con Gertian Cela su Ramona Danzig

Lo stemma del Rione Giallo
  • Rione Nero

    • Conosciuto anche come: "Rione di Porta Ravegnana"

    • Simbolo: Pino terrazzato di verde, centrato da una moneta dorata

    • Territorio: Fra la sponda sinistra del fiume a valle della città, corso Saffi, corso Garibaldi e via Ravegnana, compreso il castello di Granarolo

    • Vittorie nel Palio del Niballo: 17, l’ultima nel 2021 con Matteo Tabanelli su Kelly in black

    • Vittorie nella Bigorda D’Oro: 4, l’ultima nel 2016 con Matteo Tabanelli su Tout Reserve

Il simbolo del Rione Nero
  • Rione Rosso

    • Conosciuto anche come: "Rione di Porta Imolese"

    • Simbolo: Braccio armato di stocco con punta in alto

    • Territorio: Fra il lato nord della Ravegnana, corso Garibaldi, corso Mazzini e via Oberdan-Emilia Ponente

    • Vittorie nel Palio del Niballo: 32, l’ultima nel 2018 con Valentino Medori su Usurpatore

    • Vittorie nella Bigorda D’Oro: 6, l’ultima nel 2017 con Matteo Gianelli su Shock Wave

Il simbolo del Rione Rosso
  • Rione Verde

    • Conosciuto anche come: "Rione di Porta Montanara"

    • Simbolo: Monte bianco di tre punte, sormontate da tre stelle d’oro

    • Territorio: Fra il lato sud di via Emilia Ponente-via Oberdan, corso Mazzini, Corso Matteotti e via Firenze

    • Vittorie nel Palio del Niballo: 8, l’ultima nel 2015 con Marco Diafaldi su Green Commander

    • Vittorie nella Bigorda D’Oro: 2, l’ultima nel 2005 con Marco Diafaldi su Lucifero

Lo stemma del Rione Verde

Il Palio del Niballo, una gara entusiasmante

Caratteristica principale del Palio del Niballo è quella del confronto uno contro uno: i 5 Rioni competono in 5 serie di sfide, dove a turno ogni cavaliere affronta gli altri quattro (a partire dall'ordine inverso di classifica dell'anno precedente) per un totale di 20 tornate.

La partenza è da fermo con stalli chiusi, e i due cavalieri, percorrendo due piste differenti (una da destra per lo sifdato, quella da sinistra per lo sfidante), si ritroveranno poi al centro del campo di gara affrontando il Niballo, un automa che ha due braccia con bersagli di 8 cm di diametro posti alle sue estremità: quando un cavaliere colpisce per primo il bersaglio il braccio dell'automa si alza a segnalare la vittoria e contemporaneamente, con un automatismo meccanico, l'altro braccio si piega a segnalare la sconfitta.

I cavalieri affrontano il Niballo

La traiettoria da sinistra è generalmente più lenta e ostica di quella di destra, vista la conformazione ad imbuto che porta tutti i cavalieri ad usare la medesima "linea", con conseguente sfaldamento del terreno.

Il tutto impugnando una lancia della lunghezza di 2,75 metri e del peso di 3,250 kg (detta appunto "Bigorda"), esiste anche la possibilità che la vittoria non venga assegnata a nessuno dei due rioni (bersaglio mancato da entrambi, disarcionamento, impossibilità di presentarsi/partire dagli stalli entro il tempo limite).

Per ogni sfida il cavaliere vincente si appropria dello scudo dell' avversario (che viene issato sulla propria tribuna): a conquistare il palio sarà il Rione con il maggior numero di scudi.

In situazione di parità per il primo posto vengono effettuate tornate di spareggio tra tutti i rioni coinvolti, mentre per le posizioni dal secondo posto in poi vige quest'ordine: scontri diretti, successivamente il possesso dello scudo del vincitore, infine la classifica dell'anno precedente.

Il Niballo

Curiosa particolarità del Palio del Niballo è quello dei "premi": mentre al vincitore va ovviamente l'ambito drappo, il secondo classificato potrà fregiarsi di una porchetta, il terzo di un gallo e di una treccia all'aglio.


L'Albo d'oro dei cavalieri

Hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro della manifestazione manfreda degli autentici "mostri sacri" di tutte le Quintane e Palii d'Italia, analizziamolo nel dettaglio:

  • 10 Vittore

    • Gianfranco Ricci

    • Willer Giacomoni

  • 9 Vittorie

    • Mario Giacomoni

  • 7 Vittorie

    • Adriano Capiani

  • 3 Vittorie

    • Davide Tredozi

    • Alfiero Capiani

    • Marco Diafaldi

  • 2 Vittorie

    • Matteo Tabanelli

    • Vittorio Zama

    • Alberto Nensor

    • Riccardo Conti

    • Luca Ravagli

    • Fabio Massimo

    • Daniele Ravagli

    • Valentino Medori

  • 1 Vittoria

    • Luca Innocenzi

    • Nicola Fouquè

    • Luigi Casadio

    • Ivan Balducci

    • Gian Luigi Poggiali

    • Massimo Neri

    • Gioele Bartolucci


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