La rievocazione storica nell’era moderna: le origini e l’evoluzione
La moderna Giostra della Quintana di Foligno nacque nel 1946 per volontà della “Società di Mutuo Soccorso fra gli operai, agricoltori ed altri cittadini di Foligno”, come uno degli eventi dell’ “Autunno Folignate”, manifestazione che avrebbe festeggiato gli ottanta anni del sodalizio stesso, la celebrazione sarebbe stata anche e soprattutto un segnale di rinascita per una città che fu enormemente segnata dalla seconda guerra mondiale. Fu così che domenica 14 settembre dello stesso anno ebbe luogo la prima edizione della Quintana di Foligno, con il corteo svoltosi il giorno precedente. Essa si rifaceva ad un antico torneo cavalleresco, “La corsa alla Quintana” svoltasi a Foligno il 10 Febbraio del 1613, in occasione del Carnevale, e di cui si aveva ampia e particolareggiata documentazione. Come detto, il periodo storico di riferimento è quello del 1600 e di conseguenza il corteo vede la presenza di centinaia di figuranti vestiti in meravigliosi e sfarzosi abiti barocchi.
Attualmente si svolgono, nel “Campo de li giochi” intitolato a Marcello Formica e Paolo Giusti (i due cavalieri più vincenti nella storia della manifestazione) due giostre, denominate “Sfida” e “Rivincita”: la prima a metà giugno e la seconda a metà settembre.
I rioni e i binomi in gara
A contendersi la vittoria sono dieci Rioni, ognuno con i propri colori, un’arme e un nome di battaglia o soprannome che identifica il proprio cavaliere, vediamo le loro caratteristiche e quali saranno i binomi cavallo-cavaliere in gara:
Rione Ammanniti
Arme: due spade decusse su sfondo rosa
Nome di battaglia: “Il gagliardo”
Ordine di giostra: 7°
Cavaliere: Mattia Zannori
Cavallo: Franceschina
Rione Badia
Arme: un soldato romano a cavallo
Nome di battaglia: “L’ardito”
Ordine di giostra: 1°
Cavaliere: Lorenzo Melosso
Cavallo: Texas Cactus
Rione Cassero
Arme: Una torre merlata in campo giallo
Nome di battaglia: “Il pertinace”
Ordine di giostra: 2°
Cavaliere: Luca Innocenzi
Cavallo: Easy Secret
Rione Contrastanga
Arme: tre barre dorate in campo blu
Nome di battaglia: “Il furente”
Ordine di giostra: 4°
Cavaliere: Daniele Scarponi
Cavallo: Gold Cards
Rione Croce Bianca
Arme: croce Mauriziana bianca in campo rosso
Nome di battaglia: “Il fedele”
Ordine di giostra: 6°
Cavaliere: Adalberto Rauco
Cavallo: Stay Safe Tonight
Rione Giotti
Arme: Giglio e croce Mauriziana neri in campo bianco ondato di celeste
Nome di battaglia: “L’animoso”
Ordine di giostra: 8°
Cavaliere: Nicholas Lionetti
Cavallo: Daytona Man
Rione La mora
Arme: Un albero di gelso in campo verde
Nome di battaglia: “Il generoso”
Ordine di giostra: 10°
Cavaliere: Luca Morosini
Cavallo: Born This Way
Rione Morlupo
Arme: Lupo nero in campo rosa
Nome di battaglia: “Il baldo”
Ordine di giostra: 5°
Cavaliere: Mario Cavallari
Cavallo: Luisita
Rione Pugilli
Arme: Aquila nera in campo bianco
Nome di battaglia: “Il moro”
Ordine di giostra: 3°
Cavaliere: Raul Spera
Cavallo: Lady Lilly
Rione Spada
Arme: Spada d’argento in campo nero
Nome di battaglia: “L’audace”
Ordine di giostra: 9°
Cavaliere: Tommaso Finestra
Cavallo: Romantic Walk
Regolamento: cenni storici e attualità
Per conquistare l’ambito palio i cavalieri devono dimostrare abilità, velocità e destrezza infilando per tre volte in ognuna delle tre tornate gli anelli situati nel braccio del Dio Marte impiegando il minor tempo possibile senza commettere errore o perdere gli anelli stessi.
La giostra intesa come tenzone ha subito diverse modificazioni nel corso del tempo. Il percorso non è stato sempre ad “otto” come quello attuale: inizialmente si gareggiava su un ovale delimitato da sole 4 bandierine, mentre oggi abbiamo le diagonali e ben 44 bandierine atte a delimitare il tracciato.
Vista la sempre crescente abilità dei cavalieri in gara anche la dimensione degli anelli è variata nel corso del tempo: agli albori della manifestazione la dimensione era forfettaria, ma nel 1975 vennero indicati con precisione: 11 cm nella prima tornata, 9 nella seconda e 6.5 nella terza. Successivamente si passò a 10, 8 e 6 cm, nel 2008 a 8, 6 e 5 cm, e infine dal 2018, stanti le enormi capacità dei cavalieri in gara si arrivò alle misure attuali, ovvero 6, 5.5 e 5 cm.
Nella teoria sono previsti sia punti per il numero di anelli raccolti, sia delle penalità per l’abbattimento di una bandierina o per un uscita di percorso rettificata, ma nella pratica (vista la competitività raggiunta dai binomi in gara) ogni errore comporta l’eliminazione e la mancata partecipazione alla tornata successiva, e la vittoria spetta al cavaliere che nel corso delle tre tornate avrà raccolto tutti gli anelli senza commettere errori nel minor tempo possibile dato dal tempo totale impiegato nelle tre tornate.
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