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Immagine del redattoreDama Scarlatta

Elezioni 2024: intervista a Stefano Volponi

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Stefano Volponi, storico volto di Porta Romana e candidato alla carica di caposestiere: con le nostre domande abbiamo cercato di capire qual'è la sua visione del Sestiere rossoazzurro per i prossimi 5 anni.


  • Ciao Stefano! Innanzitutto grazie per la disponibilità. Per prima cosa volevamo chiederti, quali sono i 3 principali punti sui quali si basa la tua visione di sestiere nei prossimi anni?

Sono quelli di cui ho parlato nella fase di presentazione della lista e credo siano fondamentali: l'ascolto, la partecipazione e l'inclusione, perchè il Sestiere deve essere una comunità in cui incontrarsi e conoscere nuove persone, sempre nel rispetto delle tradizioni Quintanare.


  • Cosa pensi sia mancato in questi ultimi anni a Porta Romana? Cosa vorresti portare di nuovo o rinnovato?

Credo che negli ultimi anni sia mancato il vivere il Sestiere, nell'ultimo biennio in particolare ci siamo un po' più chiusi: ciò che vorrei portare è una maggiore aggregazione, sia tra i giovani che tra i più anziani.


Stefano Volponi nella vesti di sbandieratore
  • Ti diremo una parola, che riguarda poi un settore del sestiere e vorremmo capire in una frase il tuo commento a caldo:


    • Cavallo e cavaliere

    Per quanto riguarda l'ambito più strettamente legato alla giostra, bisogna continuare il rapporto che abbiamo sia con la scuderia che con Lorenzo, che è un ragazzo molto serio e professionale, oltre ad essere stato già vincitore di due Quintane.


    • Eventi e vita di Sestiere

    Proprio come dicevo poc'anzi, bisognerebbe aumentare gli eventi in modo da coinvolgere molto di più sia i ragazzi che i sestieranti più stagionati, in modo da far vivere il Sestiere 365 giorni l'anno e non solo nel periodo Quintanaro.


    • Sbandieratori e Musici

    Qui, come potrete immaginare, toccate un tasto che mi sta particolarmente a cuore: mi sento come fossi un padre di tutti questi ragazzi, avendoli visti crescere, sono la mia famiglia. Bisogna confermare il trend attuale che sta andando molto bene: la piccola squadra si è laureata vicecampione d'Italia e bisogna continuare così.


    • Arcieri

    Quello è a parer mio un ambito che andrebbe rifondato: vorrei creare una vera e propria scuola di arcieria, come abbiamo già per gli sbandieratori e musici e partecipare al Palio con arcieri cresciuti all'interno delle nostre mura, perchè in alcuni casi abbiamo gareggiato con persone che venivano da fuori, mentre a parer mio dovrebbero appartenere al Sestiere.


    • Corteo e senso di appartenenza

    Credo che abbiamo un corteo già di ottimo livello, anche se ovviamente bisogna sempre ambire a migliorarsi. Per quanto riguarda il senso di appartenenza, deve essere un requisito fondamentale di ogni Sestierante, soprattutto di coloro che indossano i nostri colori.


  • Come mai, secondo te, non si è riusciti a trovare un accordo, come accaduto in altri sestieri, per evitare la doppia lista?

Questo è un discorso che risale a 5 anni fa, prima dell'inizio del mandato: fu fatto un progetto di comune accordo con l'attuale caposestiere, per il quale alla scadenza del suo mandato ci saremmo avvicendati, in una sorta di staffetta. Purtroppo negli ultimi due anni sono stato un po' messo da parte: pur essendo vice caposestiere rimanevo all'oscuro di molte cose, inutile dire che la cosa mi sia dispiaciuta, e di conseguenza ho deciso di andare per la mia strada, circondandomi, nella scelta dei candidati per la mia lista, solo di persone appartenenti al Sestiere e che hanno indossato almeno per una volta il vestito di Porta Romana.


Stefano Volponi
  •  Come pensi di poter gestire le diverse anime che sembrano attraversare Porta Romana negli ultimi anni?

Per il tipo di persona che sono io, credo che questo possa essere fatto solo con l'ascolto e la comprensione delle persone e dei problemi che possono esserci, la mia porta sarà sempre aperta per tutti, non ci sarà mai nessun tipo di chiusura a prescindere.


  • Qual'è il tuo primo ricordo quintanaro?

Sicuramente la mia prima Quintana, ad 11 anni: eravamo attestati a Corso Mazzini, ero piccolino e stavo aspettando la bandiera che doveva essere realizzata da Mimì Manfroni, che però non arrivava, ero agitatissimo! Alla fine però arrivò, partì insieme al corteo ed andò tutto bene!


  • Cosa pensi sia stato fatto di buono nella quintana degli ultimi anni e cosa però si dovrebbe fare ancora?

Negli ultimi anni, oltre all'ovvia crescita della manifestazione a tutti i livelli, la cosa positiva è senz'altro stata quella della ripartenza post Covid: poteva essere un disastro e invece siamo riusciti ad andare avanti quasi come nulla fosse successo, e vi assicuro che non era ne facile ne scontato. Altra cosa ottima cosa è stata quella della calendarizzazione delle prove di cavalli e cavalieri: questo è fondamentale, perchè i binomi hanno modo di provare durante tutto l'arco dell'anno e non solo a ridosso delle giostre.

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