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Elezioni 2024: intervista a Gianni Marozzi

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianni Marozzi, storico sestierante della Piazzarola e candidato alla carica di caposestiere: con le nostre domande abbiamo cercato di capire qual'è la sua visione del Sestiere biancorosso per i prossimi 5 anni.


  • Ciao Gianni! Innanzitutto grazie per la disponibilità. Come prima domanda volevamo chiederti, quali sono i 3 principali punti sui quali si basa la tua visione di sestiere nei prossimi anni?


Per prima cosa bisogna ricompattarci: negli ultimi anni unità e partecipazione sono andate un pò a scemare, poche persone frequentano e quelle che lo fanno non sono abbastanza soddisfatte. La squadra che si presenta al mio fianco ha vissuto molto il Sestiere, tra l'altro vincendo anche delle Quintane: siamo la Piazzarola, una volta eravamo temuti e rispettati da tutti, abituati a vincere...

Ora invece, a parte quest'anno, siamo arrivati per troppo tempo nelle ultime posizioni.

Già 5 anni fa, nelle elezioni precedenti, noi avevamo adocchiato questo cavaliere e la scuderia di Max Ferri, ma purtroppo non riuscimmo ad imporci in quella tornata elettorale: Davide fu poi messo sotto contratto lo scorso anno e la nostra volontà è quella di continuare con lui, a prescindere dalla vittoria.

Inoltre, vorrei creare dei gruppi di lavoro per cercare di migliorarci in diversi ambiti del Sestiere, ad esempio vorrei richiedere alla provincia la gestione della Cartiera Papale, attualmente chiusa, istruendo i nostri ragazzi come miniguide, ma non vorrei limitarmi a questo: guardo anche alla Fortezza Pia che è attualmente in ristrutturazione, così come all'Annunziata. In definitiva, far conoscere e valorizzare il nostro quartiere.

Bisognerà poi creare spazi per il sociale, organizzando giornate per i ragazzi disabili (ovviamente con persone preparate), insomma bisogna far rifiorire questo Sestiere.


  • Cosa pensi sia mancato in questi ultimi anni alla Piazzzarola? Cosa vorresti portare di nuovo o rinnovato?

Come accennavo in precedenza è mancata l'aggregazione: ad esempio, io sono stato "punito", se così si può dire, dal comitato uscente, perchè mi permisi di dire che il cavaliere precedente era da cambiare e non volevano farmi partecipare alla Quintana, alla fine ci chiarimmo, ma questa sensazione di sentirsi scomodi all'interno delle proprie mura è stata condivisa anche da altre persone. Ripeto quindi che l'obiettivo principe deve essere quello di riportare gente al Sestiere.


Gianni Marozzi nelle vesti di armigero
  • Ti diremo una parola, che riguarda poi un settore del Sestiere e vorremmo capire in una frase il tuo commento a caldo:


    • Cavallo e cavaliere

    Ne avevo già accennato prima: bisogna assolutamente continuare con Davide Dimarti e la scuderia Isola Azzurra di Max Ferri visto l'ottimo risultato dell'ultima Quintana.


    • Eventi e vita di Sestiere

    Innanzitutto vorrei riproporre la cena medievale, l'ultima è stata nel 2019 se non ricordo male, ed inoltre qualunque tipo di attività che possa permettere di far tornare gente al Sestiere. Scusate se batto spesso su questo tasto, ma è il motivo principale per il quale mi sono candidato: io ho i miei figli che sono cresciuti alla Piazzarola, è dal 2010 che mi vesto come armigero, ma vedo che i giovani si allontanano sempre più: ci vuole rinnovamento, e questa è l'opportunità che posso e voglio dare loro, con cui ho un ottimo rapporto. Mi sono messo in gioco per questo, ossia farli crescere come gruppi inserendo una figura che li possa aiutare, anche perchè nessuno nasce imparato.


    • Sbandieratori e Musici

    Quest'anno sono state acquistate delle chiarine, ma non basta, perchè manca tanto: li ringrazio anzi, perchè sono molto bravi ad essere autonomi, ma ci sono diverse cose da rinnovare, come ad esempio i vestiti. Bisogna tornare a "farci vedere" e riconoscere, proprio come una volta.


    • Arcieri

    Quest'anno sono stati realizzati dei nuovi vestiti, la gara è importante e va rispettata ma è si tratta di una singola competizione, lo ripeto: il motore del Sestiere sono i ragazzi.


    • Corteo e senso di appartenenza

    Il nostro corteo è molto ricco e curato, lo era sia quando a gestirlo è stato Luca Fattori sia quando a farlo c'era Enrico Celani, ma anche qui si può sempre migliorare, ad esempio c'è qualche vestito che andrebbe rinnovato.


  • Come mai, secondo te, non si è riusciti a trovare un accordo, come accaduto in altri sestieri, per evitare la doppia lista?

Sinceramente non lo so. Quando ho saputo che Luca avrebbe composto una sua lista noi avevamo già iniziato a muoverci, sono quindi andato da lui dicendogli che mi sembrava una stupidaggine avere due liste con soli 300 votanti, e che se volevamo far rinascere il Sestiere c'era bisogno di unità. Lui mi disse che ci avrebbe pensato, ma successivamente mi diede una risposta negativa: gli chiesi di pensarci ulteriormente e gli dissi anche che ero d'accordo nell'avere lui nel ruolo di caposestiere, ma che c'era da mettersi a tavolino e studiare bene come far rifiorire il Sestiere. Tutto questo non è stato possibile e la cosa mi è molto dispiaciuta.


  • Come pensi di poter gestire le diverse anime che sembrano attraversare la Piazzarola negli ultimi anni?

La gestione dovrà sempre essere quella migliore possibile, ma purtroppo dipende anche dalle persone e dal loro modo di ragionare: per alcuni, anche quando fai bene, ci saranno sempre dei motivi per criticare. Di conseguenza, quello che vorrei fare se eletto caposestiere, sarà avere un ampia condivisione delle scelte, coinvolgendo anche ragazzi e persone al di fuori del comitato. Una decisione va bene per il Sestiere? Abbiamo le potenzialità per fare ciò? Ne parliamo, perchè io non voglio imporre nulla a nessuno, e se la cosa è positiva e fattibile si fa, altrimenti si cerca un'altra strada. Sono sicuro che più le decisioni sono condivise, più le cose vengono bene.


  • Qual'è il tuo primo ricordo quintanaro?

Sicuramente quando ho portato per la prima volta a sbandierare mio figlio, che allora aveva solo 6 anni, alla scuola Massimo D'Azeglio.


  • Cosa pensi sia stato fatto di buono nella quintana degli ultimi anni e cosa però si dovrebbe fare ancora?

La gestione della Quintana tutta è stata positiva, seppur con qualche situazione particolare, ma giustamente CDA e ufficio Quintana devono guardare all'insieme e non ad un singolo Sestiere, quindi a livello globale va benissimo così, sarebbe forse però servito maggior dialogo nella fase di passaggio al terzo settore per gestire meglio le cose.

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