Cenni storici
La Giostra del Saracino di Arezzo affonda storicamente le sue origini nel medioevo, difatti la più antica testimonianza di una di queste competizioni svoltasi in Piazza Grande risale addirittura al 1260.
La rievocazione moderna nacque nel 1931 per volontà dell’allora podestà Pier Lodovico Occhini, e si sono disputate sino ad ora 140 edizioni, dal 1982 si svolgono infatti stabilmente due giostre per anno, attualmente a il penultimo sabato di Giugno e la prima domenica di Settembre, in onore rispettivamente di San Donato e della Madonna del conforto.
In alcuni anni si corsero addirittura tre edizioni, l'ultima volta nel 2016 con Porta Santo Spirito che riuscì a conquistare una splendida tripletta con i suoi cavalieri Gian Maria Scortecci ed Elia Cicerchia.
Il corteo storico
Il corteo storico si compone di 311 figuranti in splendidi abiti medievali, appartenenti sia alle autorità cittadine che ai quartieri.
Altamente coreografica e di grandissima maestria è l’esibizione dei musici e degli sbandieratori, che precede lo svolgimento della giostra.
I quartieri
Sono 4 le compagini che si contendono l’ambitissima lancia d’oro:
Porta Crucifera (noto anche come “Colcitrone”)
o Colori: rosso e verde
o Motto: “Excelsior Crux Maior Gloria” (maggiore è la sofferenza più sarà alta la gloria)
o Protettore: San Martino
o Numero di vittorie: 38
o Ultima vittoria: 5 Settembre 2021 con Adalberto Rauco e Lorenzo Vanneschi
Porta del Foro (conosciuto anche come “San Lorentino”)
o Colori: giallo e Cremisi
o Motto: “Tria capita, una mens” (tre teste, una mente)
o Protettori: San Lorentino e San Pergentino
o Numero di vittorie: 27
o Ultima vittoria: 22 Giugno 2019 con Gabriele Innocenti e Davide Parsi
Porta Sant’Andrea
o Colori: bianco e verde
o Motto: “Divus Andreas superior discedit”
o Protettore: Sant’Andrea Guasconi
o Numero di vittorie: 37
o Ultima vittoria: 23 Giugno 2018 con Tommaso Marmorini ed Enrico Vedovini
Porta Santo Spirito (detto anche “quartiere della colombina”)
o Colori: giallo e azzurro
o Motto: “Ex antiquitate ardor” (con antico ardore)
o Protettore: San Jacopo
o Numero di vittorie: 37
o Ultima vittoria: 1° Settembre 2019 con Gianmaria Scortecci ed Elia Cicerchia.
La lancia d'oro
Particolarità della giostra Aretina tra tutte quelle d'Italia, è il non avere come simbolo della vittoria un Palio, ma la "Lancia d'oro".
La lancia è realizzata ed intagliata avendo sempre come soggetto un personaggio, un avvenimento od un tema legato alla città di Arezzo o alla sua provincia: dapprima a libera interpretazione dell'artista, dal 1989 il soggetto viene indicato dal comune in fase di assegnazione.
Il regolamento di giostra
La giostra si svolge in Piazza Grande, dove gli 8 cavalieri (2 per quartiere) avranno a disposizione una carriera a testa e, scendendo in campo secondo un ordine precedentemente stabilito tramite sorteggio, dovranno percorrere un rettilineo di 46 metri detto “lizza” (in un tempo inferiore ai 4,85 secondi) per andare a colpire con la lancia realizzata in legno Douglas (lunga 3,55 metri e pesante circa 4,200 kg) il bersaglio posto nel braccio sinistro del buratto, detto Saracino e rappresentante il Re delle Indie.
Il tabellone (tecnicamente chiamato “targa”) è suddiviso in 10 settori che consentono di totalizzare un punteggio che va da 1 a 5 punti, mentre nel braccio destro dell’automa è presente un mazzafrusto composto da tre palle di cuoio la cui corde sono lunghe dai 101 ai 105 cm.
Il punteggio viene stabilito in base all’impronta lasciata dalla punta della lancia (misurata con apposite mascherine a disposizione della giuria, composta da geometri non aretini iscritti all'ordine) e, nel caso in cui essa sia perfettamente al centro di una delle linee di demarcazione, viene assegnato il punteggio più basso tra i due, e l’area di impatto è così suddivisa:
Sono inoltre previste delle penalità in casi particolari, ma anche dei “bonus” se vengono soddisfatte determinate condizioni:
La carriera è nulla nel caso il giostratore perda la lancia, venga disarcionato o esca con tutti e quattro gli zoccoli dalle linee di demarcazione della lizza.
Se la carriera è lenta rispetto al tempo massimo consentito o se il cavaliere viene colpito dal flagello, vengono decurtati 2 punti.
Se le palle dovessero essere distaccate dal flagello, e anche se il cavaliere dovesse esserne colpito, il punteggio viene aumentato proporzionalmente come di seguito: 1 punto, 2 punti o 4 punti a seconda che vengano strappate rispettivamente 1, 2 o tutte le sfere.
Se TUTTE le palle del flagello vengono strappate via ma il giostratore perde la lancia, il punteggio resta immutato.
Se la lancia viene spezzata, il punteggio al tabellone viene raddoppiato.
Ne consegue che il massimo punteggio realizzabile in linea teorica è 14, ossia centrando il 5, spezzando la lancia e privando il buratto di tutte le palle presenti nel mazzafrusto. Nella pratica il massimo punteggio mai realizzato è 10, ottenuto da Carlo Farsetti nel giugno del 1999.
Difatti nella storia della giostra è accaduto solo due volte che un giostratore riuscisse a disamare il buratto: nel giugno 1937 a Porta Sant’Andrea e nel settembre 1963 a Porta del Foro.
Il quartiere vincitore risulta quello che ottiene il miglior punteggio dato dalle carriere di entrambi i suoi cavalieri, in caso di parità tra due o più quartieri si effettuano carriere di spareggio sino a quando un quartiere non distaccherà gli altri.
La giostra e i suoi campioni
Hanno partecipato e vinto alla giostra del Saracino autentici campioni, alcuni dei quali vecchie conoscenze del pubblico Ascolano, Folignate e Faentino. Vediamo quindi la classifica dei plurivittoriosi:
15 vittorie
o Tripoli Torrini (leggendario fantino che vinse anche 6 Palii di Siena)
14 vittorie
o Donato Gallorini
o Arturo Vannozzi
13 vittorie
o Martino Gianni
12 vittorie
o Enrico Vedovini
11 vittorie
o Gianfranco Ricci
o Alessandro Vannozzi
10 vittorie
o Stefano Cherici
o Elia Cicerchia
o Gianmaria Scortecci
9 vittorie
o Luca Veneri
o Eugenio Vannozzi
o Giuseppe Neri
8 vittorie
o Mario Capacci
o Marco Filippetti
o Maurizio Sepiacci
o Gabriele Veneri
7 vittorie
o Carlo Farsetti
o Paolo Giusti
o Paolo Parigi
Vincitori tra gli altri anche Marcello Formica e Silvano Gamberi (4), Enrico Giusti e Massimo Montefiori (3), Tommaso Marmorini, Adalberto Rauco, Davide Parsi e Gianni Vignoli (1).
Si ringrazia Roberto Parnetti per alcuni contributi indispensabili alla stesura dell'articolo.
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